sabato 9 luglio 2011

Baby pensionata a 40 anni


C’è chi va in pensione a 40 anni. 

E chi va in pensione avendo pagato solo 16 anni di contributi. 

Succede oggi,  ripreso e rilanciato, da Panorama e da La Repubblica (pagine di Palermo), il tema delle baby pensioni in Sicilia .

Grazie alla famosa legge 104 del 2000, infatti in Sicilia i dipendenti della Regione possono andare a riposo con 20 anni (donne) e 25 anni di contributi (uomini) purché abbiano un parente da accudire.

E' la legge che ha consentito a Piercarmelo Russo, ex segretario  della Assemblea regionale, di andare a riposo a 47 anni con 6462 euro netti al mese (10980 euro lordi).
Per il fatto di accudire il papà gravemente malato. Poche settimane dopo fu nominato assessore all’Energia alla Regione Sicilia (sommando quindi l’indennità da assessore alla ricca baby pensione).
Per fortuna, su questo tema, si sta accendendo la polemica.
Così emergono nuovi particolari scandalosi:
1) Il pensionato con 16 anni di contributi, tale Totò Barbitta, capo ispettore dei forestali, che è riuscito ad andare in pensione con soli 16 anni, 10 mesi e 30 giorni di servizio anziché i 25 anni previsti dalla legge, sfruttando alcuni riscatti e il fatto che il lavoro da forestale viene considerando usurante (quindi un anno regalato ogni 5 di servizio).

2) Il baby pensionato che diventa consulente, tale Cosimo Aiello , capo di gabinetto di un assessore, che è andato in pensione a marzo di quest’anno: ha 51 anni. Subito dopo viene richiamato come consilente del Teatro Bellini (incarico per cui, secondo il periodico catanese Sudpress, prende 83600 euro per 21 mesi).
3) La pensionata a 40 anni, tale Giovanella Scifo, ex dipendente dell’ufficio di collocamento di Modica, che è in pensione dal 1 febbraio 2008, dopo 18 anni e 10 mesi di carriera. 

Quando è andata in pensione aveva 40 anni appena compiuti.
Finalmente, oggi qualcuno comincia a prendere coscienza dello scandalo.  

L’assessore Chinnici e i dirigenti del settore chiedono la revisione della legge 104. 









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